Busso alla tua porta
come l'usignolo del sogno.
Le stelle sono già ordinate
sulla pelle della notte,
cucite alle mie ali con fili
trasparenti.
Seguo il tuo canto stanco
ciò che resta di te,
sonno senza memoria
le impronte dei passi nella sabbia,
l'odore della mia terra
dopo la pioggia.
La luce delle costellazioni
negli occhi ora chiusi, ora aperti
è all'orizzonte del corpo.
Disteso sul letto temporale
mi rendi il soffio delle ore
il battito delle cose e
i minuti che mi restano
di questa vita dimenticata.
Maria Cecilia Camozzi
Power and Calm - photo by Carlos Gotay Martínez
Che bellezza di poesia, MaC! Brava!
RispondiEliminaAnche la foto è stupenda.
Grazie, Angelino. :-)
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