e ogni notte ne piange un’altra.
Un’estate dopo l’altra viene raccolta insieme alle foglie cadute
e del suo dolore canta il mondo.
E domani moriremo, privati della parola,
e come nel giorno in cui uscimmo ci fermeremo dinnanzi al portale quando chiuderà.
E se il cuore gioirà: ecco, Dio ci ha avvicinati,
si ricrederà e tremerà temendo il sacrilegio.
Ogni giorno offre al successivo un sole ardente,
una notte dopo l’altra riversa stelle,
sulle labbra di pochi solitari¹ si ferma una poesia:
per sette vie ci dividiamo e per una sola facciamo ritorno.²
Avraham Ben Yitzhak
(Traduzione di Anna Linda Callow e Cosimo Nicolini Coen)
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