Ognuno vede negli altri solo quello che egli stesso è, poiché li può cogliere e comprendere solo secondo la misura della propria intelligenza.
Se questa è di natura infima, tutte le doti spirituali, anche le più
alte, non avranno alcun effetto su di lui ed egli non scorgerà nel loro
possessore null’altro, se non la parte più bassa della sua
individualità, cioè unicamente tutte le sue debolezze, e i suoi difetti
di temperamento e di carattere.
Arthur Schopenhauer
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