Blue hour on Karpathos - foto di cmanley
Il lago
Il lago è un gigante
Assopito tra le montagne
Là dove il suo sogno
Si tinge d’acciaio.
Cosa è sepolto
In fondo alla sua anima
Cosa riflette
Il suo adagio ondulare
Abbandonato alla brezza
Di una sera qualsiasi
Da dove giunge
Il melodioso accento
Che cresce spegnendosi
Come l’alba d’inverno
E sale
Sale come niente al pari
Nella violenza che emana
Soave tortura
Delle membra
Svelata tiepida
Nel mattino.
Il lago è calmo.
Ha consumato la sua vendetta
Come un giorno all’inferno
E ora
E’ un grande tempio di sale.
Dove posa il suo sguardo
L’occhio vitreo del titano
In cui giace il colmo
Della lacrima eterna -
Dove danzano le ninfe
Nella coppa d’argento
Cui labbra divine
Solo osano e s’accostano?
Il lago nega i relitti che cela
Quei peccati intravisti
Nel raro schiarirsi di bruma
Davanti all’anima che li reca
Per doni
O pegni di luce
Desideri infantili
Del corpo.
Il lago è un opale
Che brucia di solitudine.
Il mostro
Ci vive in segreto
Condannato di pianto
Nella pace e nell’ombra
Di un averno mirabile.
Il lago oscuro è la sua dimora.
Massimiliano Maestri
Sab. 10 Set. ‘94

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