17 settembre 2006

Una ricerca americana pubblicata sul Times: "Troppo alta la percentuale di polvere di ferro"
La nave da crociera affondò nell'oceano Atlantico nel 1912 in 2 ore e 40 minuti
Titanic, scoperti difetti di fabbricazione
"La strage si sarebbe potuta evitare"

LONDRA- Si sarebbero potuti salvare grazie a una maggiore cura e qualità dei materiali. Nuova luce sulla tragedia del Titanic. I passeggeri della celebre nave da crociera, che nel 1912 affondò nelle acque gelide dell'oceano Atlantico in seguito all'impatto con un iceberg, un enorme banco di ghiaccio che si trovava sulla rotta della nave, avrebbero potuto fare ritorno a casa sani e salvi.

Lo sostiene una ricerca di alcuni scienziati americani, docenti presso le università del Maryland e dell'Oregon, citata dal Times, che rivela nuovi particolari e affonda il mito del fato e dell'ineluttabilità del destino, costruito attorno al tragico episodio. Vengono ora chiamati in causa l'imperizia e il materiale scadente utilizzato per la fabbricazione dei chiodi e perni metallici che assicuravano allo scafo i compartimenti stagni della nave.

Partito da Southampton per New York il 10 aprile 1912, il Titanic affondò dopo cinque giorni in due ore e quaranta minuti a largo di Terranova, a 150 Km dalla costa canadese. Ma non bastò per salvare tutti i suoi passeggeri, 1523. Sotto la terribile pressione dell'acqua penetrata nella falla provocata dall'iceberg, i perni cedettero e cinque o sei compartimenti stagni si riempirono di acqua provocando l'affondamento.

Poco, secondo gli scienziati, sarebbe bastato per evitare la tragedia. Se la percentuale di polvere di ferro utilizzata per la fabbricazione fosse stata del 2 per cento e non del 9, come effettivamente fu, i perni avrebbero resistito e solo due compartimenti stagni si sarebbero allagati. Il Titanic sarebbe rimasto a galla per molto più tempo consentendo alla nave Carpathia, che per prima rispose all'sos e che arrivò due ore dopo l'affondamento, di trarre in salvo una buona parte dei passeggeri, se non addirittura tutti.

Secondo questa tesi oggi molti film e libri, ispirati alla tragica e inevitabile fine del Titanic, sarebbero diversi. A fare da sfondo all'amore tra Rose e Jack, ovvero Kate Winslet e Leonardo di Caprio, protagonisti del film di James Cameron, ci sarebbe una realtà ben più cruda, quella di una tragedia che si sarebbe potuta evitare. Tra i tanti libri, uno fu un best seller mondiale. Si tratta di Titanic, la storia vera di Walter Lord, un libro da cui finora sono stati tratti 17 film.

Il Titanic, lungo 269 metri, era l'orgoglio della marina mercantile britannica e il più grande transatlantico allora esistente. Appena varata dai cantieri Harland and Wolff di Belfast, la stampa inglese l'aveva subito definita "l'inaffondabile". Ricerche appassionate e difficili hanno portato nel 1985 alla scoperta del relitto ad opera di Robert Ballard. Spezzata in due parti la nave giace a circa 3 mila metri di profondità.

(16 settembre 2006)
www.repubblica.it

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