Io, riconosciuto nudo, risalito lungo le cicatricidalla conoscenza della tua bocca, ti schiudo alla miacome un'alba, un riparonel respiro della forza deposta;ogni giorno aggiungo una morte alla mia vitae ogni giorno il tuo nome ha più significatoduttile sulla mia linguae l'ombra versata la sera sulla sogliail minuto posato nell'attesaci libera dalla morte ereditata;
era aprile e pensavo di esserepiù piccolo del firmamento,che non sei tu, non sono iolo splendore di un sentiero tracciatodentro il mio nome e il tuo.
Pierluigi Cappello
foto di Dmitry Kaminsky
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