e io, che gli somiglio sempre più,
ho pensato lo facesse sulla porta.
Ma gira in tondo intorno - corse di automobili
lungo il cammino. Ora è quasi là
e io non lo prenderò mai in tempo.
Appena così mio padre, tutta la sua vita,
ha potuto sognare la mia mano, da piccolo
e veloce, in grado di slittare tra le sbarre
nella profondità della roccia e dell’acqua.
La vita scorre in un battito di ciglia.
Allora lo afferro – lui senza paura,
con i suoi grandi occhi spalancati e così calmo –
io con quello scontro mortale
che non lascerà mai
la mia vita e il mio corpo.
Stefan Hertmans
Sbucando all'improvviso - foto di Maria Cecilia Camozzi
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