4 agosto 2008

Alla ricerca del sonno perduto

Siamo irritabili, stanchi, fatichiamo a concentrarci? Queste sono solo alcune delle conseguenze dell'insonnia. Che le erbe officinali possono aiutarci a curare.


Spesso, in estate, l'insonnia - ovvero il disturbo del sonno caratterizzato dall'impossibilità di addormentarsi o di dormire per un tempo adeguato durante la notte - rischia di acuirsi a causa del caldo e dell'afa.

Alcune erbe officinali possono aiutarci a risolvere la difficoltà a prendere sonno e a riposare correttamente: sono papavero, tiglio e biancospino, che hanno in comune un buon potere sedativo.

In particolare, il papavero - Papaver rhoeas - detto anche rosolaccio, ha un'importante azione contro le insonnie ostinate. In genere, per la sua azione emolliente, è usato nelle patologie respiratorie (molto utile in caso di bronchite e tosse cronica). Si usano i petali dei fiori. E' da usare con cautela, meglio se sotto controllo medico.

Il biancospino - Crataegus oxyacantha - è noto per la sua azione ansiolitica; è quindi utile nelle insonnie da stress. E' inoltre un ipotensore, agisce sul cuore e sui disturbi del ritmo cardiaco. Si usano foglie e sommità fiorite.

Il tiglio - Tilia platyphillos Scop. - è un sedativo usato soprattutto per curare le insonnie di bambini ed anziani. E' anche impiegato nella cura delle cefalee e nelle emicranie ed è da considerarsi utile nelle insonnie dovute a questo disturbo. Del tiglio si usano i fiori.

Nelle tisane con queste tre erbe si aggiunge spesso anche la camomilla, che è un antispasmodico della muscolatura liscia.

Ecco un esempio di tisana (da assumere comunque sotto controllo medico):

- Papavero 20g
- Biancospino 30g
- Tiglio 20g
- Camomilla 40g

1 cucchiaio per tazza in acqua bollente, da lasciare in infusione per 10'.

Chiara Boracchi


(I'm only sleeping - foto di da elizzi)

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