Ancora manco
come rapita dal lontano niente
in cui siamo quella sagoma
di passi d'aria.
Dietro le nuvole,
un aereoplano vola verso
un'altra stazione di partenza.
Un ventre di ragioni,
partorisce ogni giorno
nuovi dubbi.
Le chiavi sono al solito posto
dove le lasciasti:
impresse in memorie già di gesso,
con una toppa diversa,
già pronta per essere d'altri,
la stessa identica storia.
Ci sono altari che non hanno dèi
e giorni che non chiedono altro
che il passare, come un dolore,
velocemente.
Beatrice Niccolai
come rapita dal lontano niente
in cui siamo quella sagoma
di passi d'aria.
Dietro le nuvole,
un aereoplano vola verso
un'altra stazione di partenza.
Un ventre di ragioni,
partorisce ogni giorno
nuovi dubbi.
Le chiavi sono al solito posto
dove le lasciasti:
impresse in memorie già di gesso,
con una toppa diversa,
già pronta per essere d'altri,
la stessa identica storia.
Ci sono altari che non hanno dèi
e giorni che non chiedono altro
che il passare, come un dolore,
velocemente.
Beatrice Niccolai
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