4 aprile 2009

Con tutta questa fine che viene per le strade
tu mi chiedi del cielo.
E non la trovo la parola di finestre ariose
per affacciarti al mistero delle stelle,
per deporre l’azzurro, lo stupore
di un fiore impossibile nella tua mano,
superbo dono.
Non trovo la parola per poterti dire
che l’infinito non è vertigine d’astri
sangue nella bocca e sulle labbra,
che non siamo figli di stelle
che un giorno brillarono
per poi cadere, che vita non è
questo sfilare di giorni
bianchi d’assenza, aria
che si fa soffio, pietra,
stele altissima di silenzio

Sai, non ha usci il cielo
che non s’aprano al buio

ma la luce, a volte,
inaspettata si rivela
in un angolo di giardino
al fuoco bianco di un roseto
che illumina la notte.

(16/07/07)

Liliana Zinetti

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