Dal fondo delle nottisalgono dei riflessi: ombre più chiareche nuotano sul vetro,le canzoni del buio e dell’infanzia, le torpedini:c’era una tenda, un letto, una casa di scale,una caverna cupa sospesa non sai dove,poi vento, voci lontane e rumori di treni,odore di giungla e di asfalto bagnato,e l’occhio intento.
Alte sopra gli orrori dell’armadio,le luci di luna e di stella.
Fabio Pusterla
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.