30 marzo 2013

Poi piove come se non dovesse smettere,
agosto non riprendesse la corsa,
le stagioni sull’orlo della grotta
fermate al fronte, e la mente che pensa:
“fosse cosí, non prendesse la mola
a macinare ancora (il gesto in aria),
non dovesse la macina schiacciare
ancora una stagione maturata”.
Diventa blu e cenere la stella
polare della vita, si riveste
di tenerezza il manto già regale.
Cominciano a venire dalle porte
gli invitati mandati fuori a un gesto,
i già esclusi dal tempo a rifiorire.


Daniele Piccini

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