2 luglio 2013

.


Quando contemplo il tuo corpo disteso
come un fiume che non cessa mai di passare,
come un limpido specchio dove cantano uccelli
e dà gioia sentire il giorno come albeggia.

Quando guardo i tuoi occhi, profonda morte o vita che mi chiama,
canzone da un profondo che sospetto;
o vedo la tua forma, la tua fronte serena,
pietra lucente ove i miei baci brillano,
come rocce che specchiano un sole che non cala.

Tutto è sorpresa. Il mondo scintillante
sente che un mare a un tratto è là tremulo, nudo,
che è quel petto avido, febbrile,
che chiede solo il brillio della luce.



Vicente Aleixandre

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Archivio blog