23 giugno 2014

Non abbiamo bisogno d’altro. Luce,
quanto cerchi nel mio corpo è il calore
di una luce. Un sole pomeridiano
che senza miracolo risorge da
vie dimenticate. Laggiù, i palazzi
bianchi, la recinzione rossa un’altra
malattia impercettibile cattura
le donne sedute ai piedi dell’olmo.
C’è un bel prato e belle le foglie morte.
Sussulto senza pensiero né tregua
che dice: “sono caduto dal cuore
che ho nascosto tra i rami per vederti.
I rami sono folti, c’è la polvere
dei nidi. Ragiono con me stesso. Tu
mi senti? Non voglio mi ascolti. Dico
cose che intrecciano la lingua al tronco
centenario”. Così, il sussulto. Piango
su una panca. L’olmo è vuoto. Le donne
se ne sono andate. È un bene, è un male. Tu,
solitudine, conferma te stessa:
Madre, continua a stare anche in me sola.



Alfonso Guida



Jodhpur - photo from http://www.iitj.ac.in/

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Archivio blog