Il piantatore d’alberi, il giardiniere, l’uomo nato per coltivare,
le cui mani si protendono sotto terra e germogliano,
per lui la terra è una droga divina. Entra nella morte
ogni anno e ne ritorna esultante. Ha visto la luce posarsi
sul cumulo di sterco e rialzarsi nel frumento.
Il suo pensiero passa come una talpa lungo la cima dei filari.
Quale miracoloso seme avrà inghiottito
perché il discorso ininterrotto del suo amore gli sgorghi dalla bocca
come una vite che s’aggrappa alla luce del sole
e come acqua che discende nel buio?
Wendell Berry
Le lunghe ombre dei fiori - Photo by Maria Cecilia Camozzi
Ben fatta, MaC.
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