21 dicembre 2025

IL CATALIZZATORE DELL’ AMORE

by Giuseppe Totaro Osteopata


Anatomia dell’essenziale

Una domenica senza patologie

Oggi è domenica.
E la domenica il corpo chiede tregua.
Non vuole essere corretto.
Non vuole essere aggiustato.
Non vuole essere sezionato in diagnosi.

Oggi il corpo vuole essere riconosciuto.

Per questo oggi non parlerò di patologie.
Non parlerò di dolore.
Non parlerò di ciò che non funziona.

Oggi parlerò di ciò che tiene insieme tutto.
Della parte più essenziale del nostro corpo.
Quella che, se crolla, fa ammalare tutto.
E che, se è integra, permette anche alla ferita di respirare.

Oggi parlo di amore.

Non come sentimento.
Non come idea.
Non come promessa.

Ma come struttura biologica della sicurezza.

DOVE NASCE DAVVERO L’AMORE

L’amore non nasce nel cuore.
Il cuore è un esecutore meraviglioso, ma non è un decisore.

L’amore nasce nel cervello arcaico.
Nel sistema limbico.
Nelle zone che non parlano ma registrano.

Amigdala.
Ippocampo.
Ipotalamo.

Qui non esistono parole.
Esistono solo due domande:

Sono al sicuro o devo difendermi

Quando la risposta è difendermi
il corpo chiude
contrae
trattiene
vigila.

Quando la risposta è sono al sicuro
accade qualcosa di rarissimo e potentissimo.

Il corpo si apre.

È in quel momento che viene rilasciata la molecola più sottovalutata
e più rivoluzionaria della nostra biologia.

L’ossitocina.

L’OSSITOCINA

La molecola che non fa rumore

L’ossitocina non eccita.
Non dà euforia.
Non promette eternità.

L’ossitocina permette.

Permette al cuore di rallentare.
Permette al respiro di scendere.
Permette all’intestino di mollare la presa.
Permette alla fascia di diventare più elastica.
Permette al sistema immunitario di smettere di combattere fantasmi.

È la molecola che dice al corpo non devi reagire
puoi restare.

Viene rilasciata nel contatto sicuro.
Nel tocco senza scopo.
Nell’abbraccio non strategico.
Nello sguardo che non invade.
Nella voce che non pretende.

L’ossitocina è amore che non chiede.

LA DOPAMINA

La scintilla che da sola non basta

Poi arriva lei.
La dopamina.

Circuiti precisi.
Area tegmentale ventrale.
Nucleo accumbens.

È la molecola del desiderio.
Della spinta.
Della direzione.

È quella che ti fa dire
lo voglio
lo cerco
ci penso.

Ma la scienza qui è chiara e non fa sconti.

La dopamina ama la novità non la presenza.

Se resta sola
diventa dipendenza.
Diventa ossessione.
Diventa fame.

La dopamina accende.
L’ossitocina stabilizza.

Solo insieme diventano amore.
Altrimenti diventano inseguimento.

IL GRANDE REGISTA

Il nervo vago

Sopra tutto questo
come un filo invisibile
scorre lui.

Il nervo vago.

Il nervo che dice al corpo se il mondo è abitabile o pericoloso.

Quando il nervo vago è libero
la voce si abbassa
il volto si ammorbidisce
il diaframma scende
il battito si armonizza.

Quando il nervo vago è in allarme l’amore diventa controllo
ansia
gelosia
paura di perdere
bisogno costante di conferme.

Il corpo ama come è stato regolato.

Ama come ha imparato a respirare.

Ama come è stato toccato, quando non poteva scappare.

Questa non è psicologia romantica.
È neurofisiologia.

LA VERITÀ CHE FA MALE MA CURA

Non scegliamo chi amare.
Il corpo sceglie chi lo fa sentire familiare.

A volte familiare significa sicuro.
A volte significa conosciuto anche se doloroso.

L’amore non è morale.
È coerente con la nostra storia biologica.

E maturare non significa trovare la persona giusta.

Significa regolare il sistema nervoso, per poter riconoscere ciò che è sano.

MANTRA DELL’AMORE BIOLOGICO

Questo mantra non serve alla mente.
Serve al corpo.

Va detto lentamente.
Con voce bassa.
Meglio se a occhi chiusi.

Inspirando dal naso
Io sono al sicuro nel mio corpo

Espirando lentamente dalla bocca
Posso lasciarmi andare

Inspirando
Il mio cuore riconosce ciò che è vero

Espirando
Il mio sistema nervoso si fida

Inspirando
Non devo rincorrere l’amore

Espirando
L’amore arriva quando sono presente

Ripeti senza aspettarti emozioni.
Se arriva silenzio
è il segno che stai parlando alla parte giusta di te.

AUTO TRATTAMENTO

Creare sicurezza
Rendere possibile l’amore

Questo non è un esercizio.
È un rito biologico.

Mi sdraio oppure mi siedo con i piedi ben a terra.
Una mano sullo sterno.
Una mano sull’addome basso.

Cuore.
Diaframma.
Intestino.
Nervo vago.

Qui l’amore diventa anatomia.

Inspiro dal naso contando fino a quattro
porto l’aria nella pancia

Espiro dalla bocca contando fino a sei
l’espirazione lunga è il linguaggio della sicurezza.

Non massaggio.
Non correggo.
Ascolto.

Sento il calore
il battito
il movimento lento degli organi.

Dentro di me ripeto

Posso restare

Resto così alcuni minuti.
Quando mi rialzo, lo faccio lentamente
come se il corpo stesse ancora decidendo di fidarsi della vita.

Una domenica vera

L’amore non è un lusso emotivo.
È un bisogno primario.

Senza amore il corpo sopravvive.
Con l’amore il corpo fiorisce.

Oggi che è domenica
non aggiustiamo nulla.
Non guarigiamo nulla.

Creiamo spazio.

E lasciamo che l’essenziale faccia il suo mestiere in silenzio come ha sempre fatto.

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