Adesso che il tempo sembra tutto mio
e nessuno mi chiama per il pranzo e per la cena,
adesso che posso rimanere a guardare
come si scioglie una nuvola e come si scolora,
come cammina un gatto per il tetto
nel lusso immenso di una esplorazione, adesso
che ogni giorno mi aspetta
la sconfinata lunghezza di una notte
dove non c'è richiamo e non c'è più ragione
di spogliarsi in fretta per riposare dentro
l'accecante dolcezza di un corpo che mi aspetta,
adesso che il mattino non ha mai principio
e silenzioso mi lascia ai miei progetti
a tutte le cadenze della voce, adesso
vorrei improvvisamente la prigione.
Patrizia Cavalli
Me valí de un traductor y aún estoy ensamblando estos versos en mi mente. Tiempo, tiempo que tenemos y que no, lo perdido, la suerte que ya dio cara o cruz y ver que se está solo y nadie te llama para la cena. Estas, otras formas de prisión.
RispondiEliminaUn beso, que tengas un hermoso 2009.
Los traductores como Google no son buenos para la poesía. Cada vez que intento con una, las palabras cambian de sitio y de sentido... uff, entonces el diccionario es mejor. :-)
RispondiEliminaUn abrazo, amigo, para un hermoso año nuevo y mucho exito en todas tus actividades