Quando sull’arco del giorno si schiaccia la notte
e abbruna la linfa alle nostre membra sfatte
passa la mano dell’onda e subito
abbiamo tutti lo stesso nome
i giochi le reti gettate gli sguardi la compiacenza
il lungo, faticoso metterci in scena
sotto il cielo ragnato da un inutile sole
come se il tempo si trovasse altrove
calma è soltanto la voce
nostra, che dice – in fondo noi
vieni, riposa, voglio accarezzarti di buio,
buio sulla tua pelle, a piene mani
che renda cieca la voce.
Blue Lagoon, Grindavik, Iceland, 1998 - foto di Sisse Brimberg
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